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Toscana: smaltimento e rimozione amianto, nuova legge regionale.

Toscana: smaltimento e rimozione amianto, nuova legge regionale.

Approvazione del Consiglio regionale entro il 30 dicembre 2018 .

Sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 42 parte I dell’11 ottobre 2017 è stata pubblicata la legge regionale 5 ottobre 2017, n. 55 “Disposizioni in materia di tutela dall’amianto. Modifiche alla l.r. 51/2013.

La nuova legge regionale, approvata all’unanimità dal Consiglio regionale della Toscana a fine settembre, indica priorità di intervento e prevede criteri per la rimozione e lo smaltimento di materiali che comprendono amianto, andando a modificare la precedente legge regionale 19 settembre 2013, n. 51 recante “Norme per la protezione e bonifica dell’ambiente dai pericoli derivanti dall’amianto e promozione del risparmio energetico, della bioedilizia e delle energie alternative”.

La nuova legge su smaltimento e rimozione dell’amianto indica priorità di intervento e prevede criteri per rimozione e smaltimento di materiali contenenti l’amianto.

Entro il 31 ottobre 2018, la Giunta regionale dovrà trasmettere la proposta del piano regionale per la tutela dall’amianto al Consiglio regionale, che dovrà approvarlo al massimo entro 60 giorni da quando l’ha ricevuto (al massimo entro il 30 dicembre 2018).

La strage di mesoteliomi in Toscana.

La Regione Toscana, rispetto al numero di mesoteliomi censiti in Italia dal 1993 al 2012 (21.463), ha fatto registrare all’INAIL / ReNaM (V Rapporto Mesoteliomi), n. 1.311 (6,1%), pari quindi alla media nazionale, e tenendo conto che in alcune province della Toscana (come per esempio Siena, etc.) l’incidenza è più bassa di quella nazionale, si deve concludere che l’incidenza della provincia di Arezzo, superiore alla media nazionale, è comunque eccessiva, se si tiene conto dell’assenza di siti di una certa importanza in cui si è manipolato amianto.

Il trend in salita è dovuto alle esposizioni in Marina Militare, nel comparto Sicurezza (Guardia di Finanza, attività delle dogane, etc.) e nelle centrali geotermoelettriche, da quelle di Larderello a quelle del Monte Amiata.

Fonte: www.onanotiziarioamianto.it