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Bonifica amianto edifici pubblici, ammesse anche le scuole

Bonifica amianto edifici pubblici, ammesse anche le scuole

Integrata la graduatoria relativa al bando per la progettazione degli interventi di bonifica amianto edifici pubblici. Le domande fino al 30 aprile 2018

Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha approvato (decreto n. 43/2018) l’integrazione della graduatoria (la precedente era stata approvata con decreto 510/2017) relativa ai finanziamenti di cui al decreto n. 1/STA del 10 gennaio 2017 per la progettazione degli interventi di rimozione dell’amianto dagli edifici pubblici.

In graduatoria sono, quindi, elencati Comune per Comuni gli interventi che hanno accesso al finanziamento, con priorità agli edifici scolastici e alle situazioni di particolare rischio (amianto friabile).

Bando 2017

Con riferimento all’annualità 2017, con decreto n. 562/2017, è stata avviata la procedura pubblica destinata alle Pubbliche Amministrazioni per il finanziamento della progettazione preliminare e definitiva di interventi di bonifica di edifici pubblici contaminati da amianto, in conformità a quanto disposto dal decreto del 21 settembre 2016, con riferimento all’annualità 2016.

Il finanziamento è destinato a coprire, integralmente o parzialmente, i costi di progettazione preliminare e definitiva degli interventi, anche mediante copertura dei corrispettivi da porre a base di gara per l’affidamento di tali servizi, fino ad un massimo di 15.000 euro per singola Pubblica Amministrazione, anche con riferimento a più interventi, sino ad un massimo di 5 interventi per ogni singola amministrazione richiedente e relativi ad unità locali comprese nel territorio di competenza, che verranno valutati singolarmente ai fini dell’attribuzione dei punteggi.

Ricordiamo, inoltre, che per progettazione preliminare e definitiva si intendono i livelli di progettazione inferiori al progetto esecutivo e comunque finalizzati e necessari alla redazione dello stesso. Oggetto dell’intervento potranno essere esclusivamente edifici e strutture di proprietà degli enti pubblici e destinate allo svolgimento delle attività dell’ente o di attività di interesse pubblico.

Al riguardo, la Struttura di missione di Palazzo Chigi, Italiasicura, ha chiarito (comunicato del 14 febbraio 2018) che il provvedimento riguarda anche gli edifici pubblici scolastici.

Interventi esclusi

Non sono ammessi a finanziamento:

  • la progettazione di interventi di ripristino, realizzazione di manufatti sostitutivi e la loro messa in opera
  • le spese di acquisto di beni, mezzi e materiali sostitutivi e loro messa in opera
  • gli incarichi di progettazione preliminare e definitiva già conferiti al momento dell’ammissione al finanziamento
  • la progettazione di interventi realizzati prima della pubblicazione del bando o prima dell’ammissione al finanziamento

Criteri di priorità

I criteri di priorità per l’assegnazione del finanziamento sono:

  • interventi relativi ad edifici pubblici collocati all’interno, nei pressi o comunque entro un raggio non superiore a 100 metri da asili, scuole, parchi gioco, strutture di accoglienza socio-assistenziali, ospedali, impianti sportivi: 40 punti
  • interventi relativi ad edifici pubblici per i quali esistono segnalazioni da parte di enti di controllo sanitario e/o di tutela ambientale e/o di altri enti e amministrazioni in merito alla presenza di amianto: 10 punti
  • interventi relativi ad edifici pubblici per i quali si prevede un progetto cantierabile in 12 mesi dall’erogazione del contributo: 10 punti
  • interventi relativi ad edifici pubblici collocati all’interno di un Sito di Interesse Nazionale e/o inseriti nella mappatura dell’amianto ai sensi del Decreto Ministeriale n.101 del 18 marzo 2003: 10 punti

Le domande

Le domande di finanziamento possono essere presentate previa registrazione a partire dal 20 dicembre 2017, esclusivamente attraverso l’applicativo presente sul portale telematico disponibile presso il sito del Ministero.

A partire dal 30 gennaio 2018, fino al 30 aprile 2018, la registrazione dovrà essere integrata con la documentazione tecnica richiesta.

In particolare, le richieste di finanziamento dovranno essere necessariamente corredate da una relazione tecnica asseverata da professionista abilitato, redatta in conformità al modello presente nel bando.

Modalità di erogazione dei finanziamenti

La liquidazione del finanziamento, erogato con decreto a seguito dell’inclusione dell’intervento nella graduatoria approvata, avviene nelle seguenti modalità:

  • il 30% della somma al momento dell’ammissione al finanziamento e dell’ impegno del soggetto beneficiario ad utilizzare le risorse esclusivamente per le finalità del presente bando
  • il 40% della somma ammessa a finanziamento al momento dell’approvazione del progetto definitivo da parte dell’ente richiedente
  • il 30% della somma ammessa a finanziamento al momento della rendicontazione finale, operata attraverso la trasmissione all’ente erogante della documentazione di impegno e spesa dell’ intero ammontare.

Fonte: